ILLUSTRAZIONI
Partecipando ad alcuni
Concorsi Nazionali ed Internazionali ho avuto dei riscontri significativi e con
mia grande gioia ho ottenuto diversi riconoscimenti:
Museo Diocesano di Padova
“Giungeremo là dove siamo partiti” acquerello e pastelli
“Giungeremo là dove siamo partiti” acquerello e pastelli
Opera selezionata alla VII Rassegna Internazionale di Illustrazione:
I COLORI DEL SACRO: “Il viaggio”
promossa dal Museo Diocesano di Padova, edizione 2014
Considerazioni…
“Noi non smetteremo l’esplorazione
e la fine di tutte le nostre ricerche
sarà di giungere là dove siamo partiti,
Esplorazione come viaggio interiore, non verso terre lontane, più simile ad un tornare a casa per dimorare la propria vera casa.
Nella vita di tutti i giorni capita di essere inquieti, sempre alla ricerca di nuove risposte, solo abitando e spogliando la propria casa di tutto il superfluo che la invade si riesce a riconoscerla come “propria” scoprendo così ciò che si è veramente, s’impara ad accettarsi e ad avere fiducia in se stessi.
Finire il viaggio è ricominciare.
Maasai un popolo africano genuino, primitivo, libero; caratterizzato dal sacro rispetto della terra, del bestiame e della famiglia.
Di generazione in generazione percorrono il suolo della savana alla ricerca di pascoli nella loro ciclica transumanza legata alla lunga stagione secca.
Transumanza: andata e ritorno.
Transumanza percepita come cammino interiore; esplorazione di luoghi-momenti calpestati-vissuti ogni giorno ma ancora sconosciuti. Esplorazione capace di apertura al nuovo, capace di un senso di stupore. Un viaggio dove non è importante la meta ma la capacità continua di provare meraviglia.
Sabrina Cesaro
Associazione Culturale Teatrio di Venezia
Illustrazione-Manifesto selezionata al Concorso Internazionale di Illustrazione:
“Venezia ieri, oggi, domani”
“Venezia ieri, oggi, domani”
promosso dall’ Associazione Culturale Teatrio di Venezia, edizione 2010
Inaugurazione mostra “Venezia ieri, oggi, domani” maggio 2010
India...
“Preghiera in viaggio alla ricerca di dignità” acquerello e pastelli
Considerazioni…
“Chi nel cammino della vita
ha acceso anche soltanto una
fiaccola
nell’ora buia della vita di
qualcuno,
non è vissuto invano.” Madre Teresa
In India ogni mattina all’alba
migliaia di devoti hindu (pellegrini, sadhu e gente del posto), compiono il
loro cammino di discesa dei ghat per immergersi nelle sacre acque del fiume
Gange: Con l’acqua fino alla vita i fedeli si rivolgono verso il sole, mormorando
le preghiere ed eseguendo una serie complessa di rituali hindu, tutti offrono
il loro tributo al Gange o “Grande Madre”, considerata una divinità vivente
grazie a cui è possibile raggiungere il mondo degli antenati, il Pitriloka.
Preghiera in viaggio alla ricerca di dignità
India: un subcontinente
immenso, splendido e ricco di antiche tradizioni, ma anche di atroci
ingiustizie, specie riguardanti le donne.
La cultura indiana più antica
onorava le donne e riservava loro un posto importante nella famiglia e nella
società: Solo nei primi secoli della nostra era, l’irrigidirsi del sistema
delle caste e l’aumentata funzione di controllo della famiglia portarono ad un
graduale peggioramento della condizione femminile.
Comparvero: la poligamia, il
divieto di risposarsi dopo la morte del marito e l’usanza del matrimonio
combinato in età infantile che, trasferendo precocemente le donne nella casa
del marito, toglieva loro la possibilità di istruirsi. Le figlie femmine
finirono per essere considerate un peso inutile, poco adatte al lavoro nei
campi, bisognose di una dote al momento del matrimonio: per la dote, simbolo di
prestigio sociale, molte famiglie si indebitavano drammaticamente, si diffuse
così l’infanticidio femminile.
FRAGILE
- नाजुक
Oggi, la situazione delle donne
indiane è molto contraddittoria. Certo, la poligamia è quasi scomparsa, e i
matrimoni combinati tra bambini sono diminuiti, ma ancora esistono, soprattutto
nelle campagne. Una neonata, se sopravvive agli innumerevoli aborti, è
considerata una sventura e, crescendo, il suo unico obiettivo sarà il
matrimonio. La sposa generalmente ha meno di dodici anni e viene “venduta” ad
una persona che non conosce mediante un contratto sottoscritto dai genitori dei
futuri coniugi; marito e moglie s’incontrano il giorno delle nozze.
Quanto alla dote, non è affatto
scomparsa, anzi rappresenta uno degli aspetti più drammatici della condizione
femminile. Sovente, a matrimonio già avvenuto, la famiglia dello sposo chiede
ancora altri oggetti o altro denaro, e se la famiglia della sposa non può più
dare nulla, accade che la sposa venga bruciata viva, simulando un incidente
domestico. Spesso i colpevoli rimangono impuniti, grazie alla complicità della
polizia e dell’amministrazione.
Da qualche tempo molte donne si
sono organizzate in gruppi e comitati e si può ormai sperare che un giorno
queste tragedie abbiano fine; ma il
cammino della donna indiana verso la parità dei diritti è ancora molto
lungo.
Sabrina Cesaro
Scarpetta d’oro: “scarpe amore e…” colori acrilici
Scarpetta d’oro: “scarpe
su misura” tecnica mista (particolare)
Scarpetta
d’oro: “scarpe tra passato e futuro” colori acrilici
“Il meritato riposo” Concorso Tapirulan: SIESTA
UNO “SGUARDO” ALL’ INDIA
Considerazioni…
India … quando mi sono documentata sui vari aspetti
fisici e politici di questa regione così lontana da noi… sono rimasta
affascinata dalla bellezza geografica, dalla ricchezza culturale e dalla grazia
estetica delle etnie che la popolano ma,
allo stesso tempo, sono stata sconvolta da alcuni atteggiamenti sociali estremisti,
legati alla politica e alla religione, rivolti alle donne (v. mie
considerazioni “India” alla pagina ILLUSTRAZIONI) Sabrina Cesaro
Da
questi forti sentimenti sta nascendo il mio ultimo disegno …