lunedì 21 aprile 2014

PASQUA 2014

PASQUA 2014




Le parole di questa breve poesia, composta da mio figlio il mese scorso a scuola, mi hanno accompagnata nel periodo quaresimale…



CERO PASQUALE 2014


La colomba ha ispirato la decorazione che ho realizzato per il Cero Pasquale di quest’anno.
Nella cristianità è simbolo di pace e salvezza.

Pace in quanto richiama l'episodio del diluvio universale descritto nella Genesi, quando la colomba ritornò da Noè tenendo nel becco un ramoscello di ulivo, messaggio di pace, segno che la riconciliazione con Dio era avvenuta e il diluvio terminato. 
Simbolo di salvezza, colomba-Spirito Santo, in relazione al sacrificio di Cristo morto sulla croce per salvare l'uomo
La lettera iniziale Alfa, e quella finale Omega, dell’alfabeto greco indicano la presenza di Gesù Cristo nella storia del creato e dell’umanità: Egli è il principio e la fine di ogni cosa
La prima cosa che Dio creò, dice la Bibbia, fu la luce e in tutta la Bibbia la luce diventa simbolo delle realtà della vita religiosa. 
Ma sono stati soprattutto Gesù e i suoi apostoli a rivelarci tutta la ricchezza simbolica della luce. 
Gesù disse: “Io sono la vera luce” e disse ai discepoli: “Voi siete la luce del mondo…” 
Ecco perché la Chiesa anche nella sua liturgia utilizza spesso con tanta importanza le candele: dal grande Cero Pasquale che si porta in processione, che viene collocato al battistero e a fianco della bara nei funerali, come immagine di Cristo risorto, alla candela ricevuta nel Battesimo che il fedele ritrova quando riceve gli altri sacramenti.
Sabrina Cesaro

venerdì 18 aprile 2014

LA LEGGENDA DEL PETTIROSSO

LA LEGGENDA DEL PETTIROSSO


Mamma uccello, come ogni giorno,
lasciò nel nido i suoi piccoli
per andare a procurare loro il cibo.
Mentre era in volo,
vide sulla cima di un monte
tre croci e tanta gente.
Curiosa, si avvicinò
e sulla croce centrale vide inchiodato un uomo
con una corona di spine in testa : era Gesù.
Fu presa da tristezza nel vedere tanta cattiveria
e cercò il modo di alleviare una sofferenza così grande.
Si posò allora vicino alla testa di Gesù
e col becco cercò di staccare la spina più grande.
Ci riuscì, ma il suo petto si macchiò di sangue.
Tornò al nido,
raccontò ai figli la triste visione e,
mentre li abbracciava,
macchiò di rosso anche il loro petto.
Da quel giorno in poi,
quegli uccellini si chiamano " pettirosso ",
in ricordo del gesto generoso di quella mamma.




lunedì 14 aprile 2014

MURALES PER BAMBINI

MURALES PER BAMBINI
"Mattino, giorno, sera, notte"





Mattino, giorno, sera, notte
Enrico Fiorentino

Quando langue a poco a poco
il bel foco
delle stelle, e pian pianino
si dilata su nel cielo
bianco un velo,
“Sorge il mattino.”
Quando il sol coi vivi lampi
brucia i campi,
e solenne squilla attorno
della cupola lontana
la campana,
“E’ mezzogiorno”.
Quando il grande astro lucente
a occidente
volge in giù la propria sfera,
e la fresc’aura gradita
dolce invita,
“Ecco la sera”.
Quando l’aere di rabbruna
e la luna
che le nubi in alto ha rotte
piove un raggio inargentato
sul creato
“Scende la notte”

Da questi semplici versi, ricordo di una poesia imparata da bambina, nasce il mio progetto per i murales che ho dipinto alla Scuola Materna Sacro Cuore di Vigonovo (VE).




Elementi su cui basarmi: creare un ambiente simpatico, luminoso e colorato, ma al contempo, accogliente e rilassante.
Lo spazioso salone doveva essere adibito in parte a mensa e in parte riservato a dormitorio per il “riposino”pomeridiano dei piccoli.

Ho ideato un disegno che avesse continuità descrittiva e cromatica per armonizzare tutte e tre le pareti da decorare.




Appunti: come si realizza un murale

Dipingere un murale non è molto complicato, ma è importante seguire delle regole fondamentali.

Innanzitutto è indispensabile che la parete da dipingere sia in buono stato: vanno risanate le zone con presenza di muffe e vanno stuccate le fessure.




Si può dipingere su tutte le superfici murarie lisce o ruvide: marmorino, cemento, cemento armato, intonaco grezzo, cartongesso, compensato, multistrato, mattoni grezzi, tufo… la grana irregolare del muro non è da considerasi un impedimento, al contrario può arricchire il risultato finale donando maggior espressività ai soggetti rappresentati.

Per dipingere le pareti interne è consigliabile l’uso di vernici all’acqua o al lattice, facilmente lavabili e inodore o tinte acriliche di buona qualità. Per progetti esterni che devono durare anni esposti agli agenti atmosferici, è più indicato utilizzare smalti a base di olio o di poliuretano o tinte acriliche di buona qualità.   


Deciso il progetto, si  realizza un bozzetto su carta, tenendo in considerazione le caratteristiche del muro, presenza di porte, finestre, feritoie, rientranze del muro, termosifoni, punti luce, prese elettriche…
La cosa migliore da fare è disegnare una versione in scala del murale completo per avere una visione d’insieme. Dopo averlo ingrandito nella proporzione desiderata, il disegno va trasferito, completamente o in parte, sul muro, avvalendosi di lapis o gessetto.




Prima di iniziare a dipingere vanno ricoperte con nylon o carta di giornale tutte le superfici della stanza che non devono essere macchiate accidentalmente di colore.
Ci si organizza in modo che tutto l’occorrente sia a portata di mano: tavolino con colori, solventi, pennelli, spugnette, rulli, stracci o carta assorbente, una scala per raggiungere le zone più elevate...
Bisogna tener presente che, se la parete ha un fondo molto scuro, i colori risulteranno meno brillanti, o si interviene subito stendendo una base chiara o si dovranno dare più mani dello stesso colore.

Si procede poi con la stesura di un fissativo, su tutta la superficie da decorare, per bloccare la polvere e favorire l’adesione della pittura alla parete; si può utilizzare un pennello largo e piatto o spruzzare il prodotto omogeneamente con una pompetta.




Asciugato bene il fissativo, si può cominciare a dipingere; si parte dallo sfondo, utilizzando pennelli larghi, spray o rulli, per passare gradualmente ai soggetti in primo piano.
Dettagli e ombreggiature vanno eseguiti successivamente, quando i colori sono asciutti, a meno che non si vogliano ottenere effetti sfumati mescolando i colori ancora freschi.




A pittura ultimata si riveste il tutto con un sigillante trasparente perché il dipinto possa durare  nel tempo.

Sabrina Cesaro



Su richiesta fornisco preventivi gratuiti - contattatemi
cesarosabry@gmail.com

giovedì 3 aprile 2014

IL VIAGGIO DELLA SPERANZA

IL VIAGGIO DELLA SPERANZA

Fino al 2 giugno al Museo diocesano di Padova va in scena la settima rassegna d’illustrazione «I colori del sacro». Oltre centoquaranta opere che parlano di itinerari e tragitti, esperienze e cambiamenti.
di Luisa Santinello
La mostra s’incentra quest’anno sul viaggio, inteso come punto di partenza e di arrivo, come «desiderio di andare, sogno di qualcosa che ancora non si conosce, ma anche esperienza, conoscenza e cambiamento» spiega Andrea Nante, direttore del Museo diocesano di Padova e curatore della rassegna.

…Valigie e pacchi d’ogni sorta, carrozze del treno e stralci di giornale, grandi navi a vapore e parole sparse qua e là tra cielo, terra e mare…

...i protagonisti sono viaggiatori particolari: gli emigranti del primo Novecento che, in cerca di lavoro e fortuna, lasciarono l’Italia alla volta di Europa, Americhe e Australia…
…Gli anni passano, le fortune vanno e vengono, ma gli ostacoli della vita sono una costante. L’altro nome del viaggio è rischio. Sia che affrontiate gli ostacoli sul vostro cammino sia che vi diate alla fuga, quel che importa è procedere. 
Se nel XX secolo l’Italia era terra di emigrazione, oggi è divenuta meta di immigrazione. I nuovi migranti, che vengono da Paesi poveri, in guerra o preda di carestie, sono moltissimi: ogni giorno alcune migliaia intraprendono un vero e proprio viaggio della speranza affrontando rischi e spesso sfidando la morte.


«Giungeremo là dove siamo partiti», Sabrina Cesaro


Il capo chino della ragazzina di colore ritratta da Sabrina Cesaro in "Giungeremo là dove siamo partiti" parla da sé.
Alle sue spalle le sagome di donne e uomini: da un lato gli abitanti di una metropoli, dall’altro quelli di un villaggio africano. Due realtà talmente diverse che pensare possano dialogare è quasi fantascientifico. Ma alla protagonista dell’opera sfugge un timido sorriso. Se è vero che integrazione fa rima con determinazione, la partita è ancora tutta da giocare…
Reale o immaginario, il viaggio è frutto dell’esperienza, ma anche del sogno e della fantasia.

INFO
I colori del sacro – Il viaggio 7ª rassegna internazionale d’illustrazione
Museo diocesano, piazza Duomo, 12 – Padova - fino al 2 giugno 2014
www.icoloridelsacro.org