AFFRESCO
appunti…
”Il Principe dei gigli e Il toro e i ginnasti” affresco - isola di Creta 1500 a.C.
Questa tecnica consiste nel dipingere I’intonaco ancora “fresco” di un muro con colori (pigmenti generalmente di origine minerale) sciolti in acqua: in questo modo, una volta che nell'intonaco si sia completato il processo di carbonatazione, il colore ne sarà chimicamente incorporato acquistando così particolare resistenza all'acqua e al tempo.
La parete (di sabbia o di mattoni) deve essere secca e senza dislivelli. Prima della stesura dell'intonaco, eventuali vuoti o irregolarità della superficie vengono riempite con un impasto composto da calce e sabbia a grana grossa chiamato rinzaffo, in seguito viene rivestita con l'arriccio (o arricciato), una malta composta da calce spenta o grassello, sabbia grossolana di fiume e, se necessario, acqua, steso in uno spessore di 1 cm circa, al fine di rendere il muro più uniforme possibile.
L'intonaco (o intonachino) è composto di un impasto fatto con sabbia di fiume fine, polvere di marmo o pozzolana setacciata, calce ed acqua. L’intonaco viene steso sull’arriccio solo sulla zona che verrà dipinta in giornata; è necessaria un’esecuzione rapida per evitare che la superficie si secchi perciò il disegno viene studiato in precedenza (bozzetto) e poi realizzato su un cartone a grandezza naturale.
I contorni delle figure disegnate vengono forate con delle punte metalliche poi si appoggia il cartone preparatorio all’intonaco fresco e lo si “spolvera” tamponandolo con nero fumo (finissima polvere di carbone), viene così lasciata l’impronta del disegno sulla parete attraverso i fori.
Il colore, obbligatoriamente steso sull'intonaco ancora umido (da qui il nome, "a fresco"), deve appartenere alla categoria delle terre o degli ossidi, poiché non deve interagire con la reazione di carbonatazione della calce. Una volta lasciato un segno di colore, questo verrà immediatamente assorbito dall'intonaco senza dare possibilità di ripensamenti.
La carbonatazione dell’affresco avviene entro tre ore dalla stesura dell'intonaco perciò l'artista realizzerà il dipinto procedendo con piccole porzioni dell'affresco (giornate). L’intonaco non dipinto nella giornata, deve essere demolito tagliandolo a “scarpa” per fare aderire meglio l’intonaco del giorno successivo.
Il colore, obbligatoriamente steso sull'intonaco ancora umido (da qui il nome, "a fresco"), deve appartenere alla categoria delle terre o degli ossidi, poiché non deve interagire con la reazione di carbonatazione della calce. Una volta lasciato un segno di colore, questo verrà immediatamente assorbito dall'intonaco senza dare possibilità di ripensamenti.
La carbonatazione dell’affresco avviene entro tre ore dalla stesura dell'intonaco perciò l'artista realizzerà il dipinto procedendo con piccole porzioni dell'affresco (giornate). L’intonaco non dipinto nella giornata, deve essere demolito tagliandolo a “scarpa” per fare aderire meglio l’intonaco del giorno successivo.
Sabrina Cesaro
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